rINOPLASTICA
Chirurgia plastica del naso
Rinoplastica primaria
La rinoplastica primaria è un intervento finalizzato al rimodellamento estetico della piramide nasale, eseguito su di un naso che non ha mai subito una precedente chirurgia.
La piramide nasale, che sporge dal volto e ne occupa la parte centrale e quindi più visibile, costituisce la parte esterna del naso. È costituita da un’impalcatura in parte ossea e in parte cartilaginea. La parte ossea è formata dalle ossa nasali proprie, la parte cartilaginea dalla cartilagine quadrangolare del setto, dalle cartilagini triangolari e dalle cartilagini alari.
In previsione di una corretta pianificazione chirurgica risulta fondamentale un’accurata visita preoperatoria comprensiva di:
• Esame morfologico della piramide nasale con appropriata documentazione fotografica (eseguita contestualmente alla visita) per la identificazione di eventuali dimorfismi a carico del dorso, della punta, della radice del naso
• Esami rinoscopico anteriore e rinofibroscopico con strumentazione flessibile a fibre ottiche volti ad evidenziare: deviazione del setto nasale, ipertrofia dei turbinati inferiori, anomala pneumatizzazione dei turbinati medi (concha bullosa), infiammazione dei seni paranasali. Fattori che associati al dimorfismo estetico possono condizionare una cattiva respirazione nasale ed una facile predisposizione ad episodi si sinusite
• Colloquio mirato volto alla comprensione delle aspettative del paziente e della reale motivazione all’intervento chirurgico
A completamento della valutazione pre-operatoria risulta utile un esame TC del massiccio facciale senza mezzo di contrasto che è complementare alla rinoendoscopia e consente una precisa valutazione del setto nasale, dei turbinati e dei seni paranasali.
Successivamente alla prima visita il paziente riceverà un’ipotesi di modifica grafica del naso ottenibile con rinoplastica. Il progetto risulta puramente virtuale, è realizzabile sull’immagine di profilo e ha semplicemente lo scopo di far comprendere quali possono essere le ragionevoli aspettative di modifiche.
L’intervento chirurgico viene eseguito in anestesia generale.
Tecnica Closed e Tecnica Open
Prevede due possibili approcci che vengono scelti a seconda del caso clinico e a discrezione del chirurgo:
• la tecnica “closed” consiste nell’effettuare tutte le incisioni all’interno del naso
• la tecnica “open” sfrutta invece una piccola incisione in corrispondenza della parte nascosta della columella nasale (regione che divide le due narici); contrariamente a quanto si potrebbe immaginare essa rappresenta una tecnica di rinoplastica più moderna e più affidabile
Si procede pertanto al rimodellamento di tutta l’impalcatura osteo-cartilaginea nasale, con correzione di difetti a carico del dorso (gibbo, insellamento, naso largo, naso torto), della punta (punta globosa, ipo o iper ruotata, ipo o iper proiettata), della radice del naso e degli orifizi narinali in modo da conferire al naso un aspetto armonico, naturale e gradevole.
A tal scopo si procede ad osteotomie, vengono eseguite specifiche suture riassorbili e se necessario si posizionano innesti di cartilagine prelevati dal paziente stesso (generalmente dall’interno del naso).
Correzione di tutti i difetti funzionali del naso
La rinoplastica è pertanto un intervento estremamente delicato e complesso che richiede grande esperienza e cura.
È improprio pensare che il naso possa essere corretto mediante la sola asportazione di un gibbo o con un piccolo ritocco della punta, poiché il risultato estetico finale deriva dall’armonia dei vari elementi che costituiscono la piramide nasale. Pertanto la correzione di uno solo di questi elementi metterebbe in risalto inestetismi prima poco evidenti.
L’intervento prevede inoltre la contestuale correzione di eventuali difetti funzionali del naso come la deviazione del setto, l’ipertrofia dei turbinati inferiori e medi, l’infiammazione a carico dei seni paranasali. Non vengono utilizzati tamponi nasali, che un tempo rendevano il post-operatorio particolarmente fastidioso e doloroso, ma solo delle sottili lastrine in silicone che vengono posizionate tra setto e turbinati impedendo la formazione di anomale aderenze cicatriziali post-operatorie. Il paziente viene dimesso il mattino seguente l’intervento, con un tempo complessivo di ricovero di 24 ore, con una semplice medicazione comprensiva di cerottini nasali e di un archetto di contenzione in resina termo-modellabile posizionato a protezione della piramide nasale.
Decorso post-operatorio
È consigliata una convalescenza a casa di 8-10 giorni per ridurre il rischio di sanguinamento post-operatorio. Il paziente operato necessita di medicazioni ambulatoriali, eseguite 2 volte a settimana e utili al controllo della cicatrizzazione a all’aspirazione delle secrezioni endonasali.
In decima giornata post-operatoria si procede alla rimozione dei cerottini nasali, dell’archetto di contenzione e delle lastrine parasettali antisinechia.
Rinoplastica di revisione
La rinoplastica secondaria o di revisione è un intervento chirurgico che viene eseguito su di un naso già operato almeno una volta senza il raggiungimento dell’obiettivo estetico desiderato.
È una procedura chirurgica estremamente complessa a causa degli esiti cicatriziali e chirurgici che determinano l’assenza pressoché totale di reperi anatomici.
Nella rinoplastica di revisione devono essere attentamente indagate le preoccupazioni del paziente e quindi verificate le possibilità di soddisfarne le aspettative con un’accurata valutazione pre-operatoria estetica e funzionale del naso. Va ricordato che in questi casi l’ipotesi di modifica grafica ha una minore attendibilità date le maggiori variabili che possono condizionare il risultato finale.
Il paziente che decide di sottoporsi ad una rinoplastica di revisione deve accettare di mettere completamente in discussione il precedente risultato estetico.
Nella maggioranza dei casi l’approccio “open” risulta l’unico ragionevole.
Uno degli obiettivi principali della rinoplastica secondaria è il ripristino del supporto strutturale del naso per restituire il volume perso dai tessuti molli con il precedente intervento. Per raggiungere tale scopo spesso sono necessari multipli innesti.
Anche se il tempo chirurgico è particolarmente complesso ed indaginoso, il decorso postoperatorio risulta il medesimo della rinoplastica primaria (vedi sopra).